Arrampicata Sportiva – Storia

Bardonecchia 1985 – Catherine Destivelle – Prima classificata (F)

Stefan Glowacz è stato il vincitore (M) della prima competizione della storia

L’arrampicata è sempre esistita!

Potrebbe iniziare così il racconto della storia dell’arrampicata, infatti gli esseri umani hanno sempre arrampicato, giacché arrampicare è uno degli schemi motori di base che tutti gli individui sviluppano fin dai primi anni della loro esistenza.

Gli schemi motori di base sono movimenti naturali per la specie umana:

Camminare, Correre, Saltare, Arrampicare, Rotolare, Lanciare ed Afferrare, rappresentano le unità di base dei movimenti umani, e di fatto rappresentano i movimenti fondamentali su cui si costruiscono tutti i futuri apprendimenti motori. Tutta la motricità e tutte le successive attività di tipo sportivo sono infatti costituite da questi elementi.

Arrampicare è quindi un gesto innato, una capacità che tutti i bambini sviluppano fin dai 2-3 anni di età, e poi ?

E poi, come molte capacità e doti caratteristiche dei bambini (si pensi alla mobilità articolare), spesso questa capacità viene progressivamente persa, sia perché non viene stimolata e allenata, sia perché viene ostacolata e proibita da parte dei genitori, in quanto considerata pericolosa.

I genitori, è noto, tendono ad essere iperprotettivi e ci sono poche cose che li terrorizzano come vedere le loro creature salire su un mobile di casa, su un albero o su una roccia, cosa che istintivamente qualsiasi bambino farebbe volentieri e con grande divertimento!

Oggettivamente non possiamo dar torto all’adulto che vede il potenziale pericolo laddove un bambino non ne ha ancora la corretta percezione, di fatto quindi, la capacità motoria dell’Arrampicata viene inibita durante la crescita e, con il tempo, si dimentica.

Ora facciamo un salto in avanti e immaginiamo che questa divertentissima attività possa essere svolta in assenza di rischio, o con rischi comunque molto limitati e controllati… finalmente possiamo ritrovare il piacere di muovere il corpo su un piano diverso da quello orizzontale, così come ci piaceva fare da bambini.

Possiamo riappropriarci di un gesto istintivo, naturale e divertente, in piena sicurezza e, perchè no, cercare di renderlo più difficile, accettare la sfida permanente che la forza di gravità ci offre, evolvere in gestualità più avanzate, confrontarci con altri sulle nostre capacità di risolvere problemi motori complessi, vincere le difficoltà fisiche e tecniche, sviluppare forza e resistenza, superare le nostre paure, trovare fiducia e confidenza in noi stessi riuscendo a fare qualcosa che la maggior parte delle persone giudica assolutamente impossibile!

Stiamo parlando di Arrampicata Sportiva!
L’arte di salire in alto in sicurezza, grazie soltanto alle nostre capacità tecniche, fisiche e mentali, senza aiuti e senza inganni, così come l’etica sportiva insegna.

Abbiamo detto che l’Arrampicata è sempre esistita, ma nel corso del tempo si è manifestata in molti modi diversi, in forma “non sportiva”, oltre che nei giochi dei bambini, anche per la necessità di raggiungere cibo, per superare catene montuose durante flussi migratori, oppure per la ricerca di protezione, o ancora come sfida nei confronti della montagna con le sue vette apparentemente irraggiungibili.

Se però dobbiamo collocare temporalmente la nascita dell’Arrampicata Sportiva, identifichiamo la data del 5 luglio 1985, ed il luogo in Italia, a Bardonecchia!

Quel giorno si svolse Sportroccia: i migliori arrampicatori su roccia del mondo si trovarono a gareggiare in falesia, su percorsi appositamente predisposti, sulla base di un regolamento agonistico, in una storica gara internazionale che segna convenzionalmente la nascita dello Sport Climbing: l’Arrampicata Sportiva!

L’anno successivo (1986) si aggiunse la tappa di Arco di Trento che divenne nel 1987 il RockMaster, manifestazione/gara di Arrampicata seguita dal vivo da più di 10.000 spettatori e trasmessa in 7 paesi.

Nel 2007 nasce la Federazione Internazionale (ISFC) sotto la presidenza dell’Italiano Marco Scolaris che nel 2010 viene definitivamente riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) con inserimento dell’Arrampicata Sportiva nella lista degli Sport candidati ad essere ammessi alle Olimpiadi.

Nel 2013 viene presa la decisione definitiva di inserire la disciplina nei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (svolti nel 2021). 

Se il 1985 è l’anno della nascita delle competizioni sportive, il 2013 sarà ricordato come l’anno in cui l’Arrampicata Sportiva viene formalmente eletta a Sport Olimpico.

Nel frattempo l’Arrampicata Sportiva esplode con una crescita esponenziale di praticanti in tutto il mondo, di tutte le età, su tutti i terreni, sia indoor che su roccia.

Nel 2017 l’Arrampicata Sportiva viene inserita dal CONI nell’elenco degli Sport di propria competenza, sia praticato su roccia che su strutture artificiali.

Nel dicembre 2021 Il CONI riconosce ufficialmente la Federazione Nazionale Italiana FASI

Di pari passo, i principali Enti di Promozione Sportiva nazionali (EPS), anch’essi riconosciuti dal CONI, inseriscono l’Arrampicata Sportiva nelle specialità Lead, Boulder, sia in ambiente artificiale che su roccia, oltre al Paraclimbing.

Gli EPS, che sono il motore principale dello sviluppo dello Sport dilettantistico e amatoriale nel paese, con milioni di tesserati e centinaia di discipline praticate, avviano importanti progetti di promozione e sviluppo che certamente favoriranno la crescita e la gestione dello sviluppo di questa fantastica disciplina, praticata oggi da milioni di sportivi nel mondo (fonte IFSC) consentendo a tante persone di esprimere il desiderio innato, naturale e creativo di arrampicare, istinto che è sempre stato presente nell’essere umano e che oggi può essere liberato e manifestato in piena libertà.

Bardonecchia 1985 – Prima competizione internazionale di Arrampicata Sportiva nella storia

Il primo istante della storia Olimpica dell’Arrampicata Sportiva

Il primo podio Femminile della storia Olimpica – Tokyo 2020 (Agosto 2001)

Il primo podio Maschile della storia Olimpica – Tokyo 2020 (Agosto 2001)